| Aggiorno (anche se di alcuni disturbi abbiamo già parlato):
ANEMIA
Durante la gravidanza è normale che si verifichi una riduzione dell’emoglobina (proteina del sangue indispensabile per il trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici. È contenuta nei globuli rossi e conferisce al sangue il caratteristico colore rosso). Fino a poco tempo fa si prescriveva sempre del ferro in gravidanza, oggi la tendenza si è notevolmente ridotta e si sa che non sempre questo può essere utile. Le donne che soffrono davvero di anemia si sentono molto stanche e spossate, talvolta hanno capogiri e manca loro il fiato. Il feto può risentire dello scarso apporto di ossigeno da parte della madre.
Possibili rimedi:
Inserite nella dieta quotidiana una maggiore quantità di alimenti ricchi di ferro, proteine, vitamine B, soprattutto B12, vitamina C e un supplemento di acido folico.
Consultate il vostro medico di fiducia per valutare se avete la necessità di assumere anche delle compresse di ferro. Fatevele cambiare se vi procurano stitichezza.
ANSIA ED INSONNIA
Per definizione, attesa è sinonimo di ansia. Pertanto, anche durante "la dolce attesa" l'ansia legata alla paura per la propria salute o per quella del nascituro si presenta con espressioni molto variabili. Il risultato di un esame fuori norma (maledetti i valori normali di riferimento e gli asterischi!), un dato ecografico non rassicurante (maledetti i percentili!), la mancata percezione dei movimenti del bambino per qualche ora, l'approssimarsi della data del parto o anche altre cose più banali scatenano nella gestante vere e proprie crisi di panico che, il più delle volte, si dissolvono come neve al sole non appena si comunica col medico curante. L'insonnia è una delle espressioni subconscie di questi fenomeni che, più frequentemente, affiorano in piena notte.
Possibili rimedi:
Il più delle volte non è necessario alcun trattamento
Potete usare blandi sedativi a base di camomilla, valeriana o melissa
Seguite un corso di preparazione al parto
Quando non riuscite a risolvere i problemi da sole, chiedete un colloquio con uno psicologo esperto
Dal quarto mese in poi, se il medico ve lo consiglia, potete assumere blandi psicofarmaci a base di benzodiazepine, senza alcun timore
Imparate a respirare in modo profondo, a rilassarvi e a godervi l'intimità con il vostro bambino
Fate pasti leggeri e facili da digerire. Evitate di andare a letto subito dopo mangiato
BRUCIORI DI STOMACO, RIGURGITI, DIGESTIONE DIFFICILE, "VOGLIE"
Bruciori di stomaco, rigurgiti, digestione difficile sono causati dal progesterone che, riducendo la motilità gastrica, fa sì che il cibo resti più a lungo nello stomaco, e nell'ultimo trimestre di gravidanza sono dovuti alla compressione esercitata sullo stomaco dall'utero in crescita. L'aumento della pressione all'interno dell'addome e l'innalzamento degli organi verso il diaframma determinano, altresì, un cambiamento dell'angolazione del cardias - la valvola presente tra stomaco e esofago - con conseguente reflusso di succhi gastrici acidi verso l'alto. Il bruciore e l'acidità che le donne avvertono dietro lo sterno sono, infatti, causati dall'irritazione della mucosa dell'esofago. Spesso, già all'inizio della gravidanza, molte donne rifiutano alcuni cibi, precedentemente molto graditi, e hanno un'attrazione incontrollata verso altri. Queste "voglie" sono legate a cambiamenti affettivi, tipici dello stato di gravidanza e, esaltati dalla tradizione culturale, inducono i mariti ad esaudire le richieste con profondo compiacimento, persino a notte fonda! Anche i bambini, tramite la madre, manifestano le loro "voglie" che vengono espresse dal neonato con lesioni cutanee, sotto forma di macchie caffè-latte (in realtà sono nei piani) o rosse e rilevate (in realtà sono angiomi)!
Possibili rimedi:
Evitate di sovraccaricare lo stomaco con pasti troppo abbondanti. Frazionate piccoli pasti nell’arco della giornata
Evitate i cibi difficili da digerire come fritti, intingoli, salse, cibi ricchi di spezie o molto salati, succhi di frutta a digiuno e caffè
Assumete posizioni che prevengono il reflusso gastro-esofageo durante la notte: dormite in posizione semi seduta con due o più cuscini
Per i bruciori e l'acidità, potete prendere antiacidi a base di bicarbonato di sodio, acido citrico, idrossido di magnesio o di alluminio
Nei casi più disperati, per aiutare la digestione, sono indicati farmaci che aiutano la secrezione dei succhi biliari e pancreatici
I farmaci che riducono la secrezione dei succhi gastrici, per attenuare il bruciore, sono l'ultimo dei rimedi a disposizione del medico
Un'unica consolazione: se avete questi disturbi, probabilmente ingrasserete meno!
Usate pantaloni o gonne larghe in vita che non favoriscano il blocco della digestione
Fonte: ilmiobaby.com
CRAMPI NOTTURNI
I crampi notturni al polpaccio (anche piuttosto dolorosi), sono un fenomeno classico della gravidanza, in particolare nelle ultime settimane. Anche se non è ancora ben chiarito quale sia la loro causa, probabilmente sono scatenati da piccoli squilibri elettrolitici.
Possibili rimedi:
Assumete sali minerali a base di potassio e magnesio
Quando andate a dormire cercate di tenere le dita dei piedi rilassate
Usate coperte calde ma leggere e morbide in modo che il loro peso non schiacci le dita durante la notte
Eseguite una ginnastica appropriata in posizione supina, prima di addormentarvi
DISPNEA E PALPITAZIONI
Nel terzo trimestre, la crescita dell'utero e il conseguente innalzamento del diaframma determinano una compressione del cuore e dei polmoni. Ne consegue una difficoltà respiratoria che si accentua sempre più con l'approssimarsi del parto. Il cuore assume, inoltre, una posizione quasi orizzontale e subisce un carico di lavoro maggiore per l'aumento di volume del sangue. Tutti questi fenomeni determinano un aumento della frequenza cardiaca. Le palpitazioni sono più frequenti in alcune posizioni, che variano da donna a donna, e dopo pasti abbondanti, per l'eccessiva distensione dello stomaco
Possibili rimedi:
Trattandosi di eventi fisiologici, non necessitano di alcun trattamento
Limitate l'aumento di peso
Evitate pasti abbondanti, soprattutto alla sera
Non bevete bevande gassate
Assumete la posizione più idonea per voi, prima di dormire
DISTURBI DEL NASO
Durante la gravidanza, la mucosa nasale che riveste le narici e i seni frontali del naso si gonfia a causa degli ormoni in circolo provocando una sinusite. Questo spiega anche perché alcune donne sembrano soffrire di un raffreddore continuo negli ultimi mesi di gravidanza. Questo disturbo comunque non crea alcun problema durante il travaglio e quindi non deve essere motivo della minima preoccupazione. La sinusite scompare in genere del tutto dopo il parto.
Possibili rimedi:
Bevete spesso
Potete anche utilizzare un vaporizzatore pieno di acqua fresca da spruzzarvi in bocca e delle salviettine per umidificare le labbra durante le contrazioni
Fonte: ilmiobaby.com
DOLORI ALL'INGUINE
Verso la fine della gravidanza molte donne accusano dolore al basso ventre dovuto alla tensione dei legamenti laterali che sostengono l’utero. Quando tali legamenti sono troppo tesi è possibile che sentiate delle fitte ai fianchi.
Possibili rimedi:
Evitate i movimenti bruschi come alzarsi all’improvviso
Non state in piedi a lungo e cambiate spesso posizione anche quando state sedute
Quando vi sdraiate su un fianco potrete trarre sollievo mettendo un cuscino sotto l'addome per sostenere il peso dell'utero
DOLORI INTERCOSTALI
All’inizio del terzo trimestre, dopo la 30° settimana, potreste accusare dei dolori intercostali, da un lato del corpo o dall’altro (dipende dalla posizione del bambino), quando il fondo dell’utero è ancora alto.
Possibili rimedi:
State sedute su una sedia a schienale alto con il busto eretto
Eseguite esercizi di allungamento appoggiandovi con la schiena alla parete di un muro
EMORROIDI
Le emorroidi sono causate dalla dilatazione delle vene che circondano l'ano. In gravidanza possono comparire o aggravarsi sia per la stitichezza sia per l'ostacolo alla circolazione venosa, determinato dall'utero che cresce. Se si infiammano, possono sanguinare e causare dolori anche molto intensi, soprattutto durante l'evacuazione.
Possibili rimedi:
Evitate i cibi piccanti, che rendono irritanti le feci
Cercate di andare di corpo regolarmente
Mettete in atto una terapia specifica a base di creme, pomate o unguenti
Fonte: ilmiobaby.com
FEBBRE
Un modesto incremento della temperatura corporea interna (vaginale o rettale), anche fino a 37.5 gradi, è normale in gravidanza ed è causata dall'innalzamento di alcuni ormoni. Naturalmente, valori oltre i 38 gradi, soprattutto se associati ad altri sintomi, possono nascondere patologie, anche a carico dell'apparato genitale.
Possibili rimedi:
Trattandosi di un evento fisiologico, non necessita di alcun trattamento
Quando, invece, la febbre supera i 37,5° C consultate il medico di famiglia o lo specialista
Potete assumere sciroppi, compresse o supposte a base di paracetamolo
Se il medico di famiglia o lo specialista vi prescrive antibiotici a base di penicillina e suoi derivati o cefalosporine, prendeteli tranquillamente anche nel primo trimestre di gravidanza
GONFIORE ALLE ESTREMITA E DISTURBI CIRCOLATORI
A causa della situazione ormonale, in gravidanza è molto frequente che si manifesti gonfiore alle mani e ai piedi, anche accentuato, dovuto a ritenzione di liquidi nei tessuti. Questo fenomeno è più marcato quando il clima è caldo e nell'ultimo trimestre di gravidanza. Inoltre, la compressione determinata dall'utero sulla vena cava, che raccoglie il sangue proveniente dagli arti inferiori, può causare un ostacolo alla normale circolazione venosa. Oltre al gonfiore, possono quindi comparire o aggravarsi, soprattutto nelle donne predisposte per fattori ereditari, dilatazioni dei vasi capillari e vene varicose agli arti inferiori e nel distretto emorroidario.
Per questioni di circolazione il gonfiore dei piedi è più accentuato alla sera, dopo una giornata di fatiche, e si attenua, facendo degli esercizi, fino a scomparire al mattino, dopo una notte di riposo. Viceversa il gonfiore ed il formicolio delle mani è più evidente al mattino e scompare, dopo qualche ora, con il movimento degli arti. Potete aiutarvi con qualche esercizio specifico.
Pertanto, se l'edema persiste o si accentua, non seguendo l'andamento ciclico suddetto, o si diffonde ad altre parti del corpo è meglio segnalare tempestivamente il fenomeno al proprio medico.
Possibili rimedi:
Indossate calze elastiche durante il giorno
Evitate di stare troppo a lungo in piedi o sedute
Usate scarpe comode e con tacco basso
Ritagliatevi dei momenti di riposo durante il giorno
Dormite con gli arti inferiori sollevati rispetto al resto del corpo, ad esempio mettendo un cuscino sotto il materasso o dei piccoli supporti sotto il letto dalla parte dei piedi
Se l’avete a disposizione usate la cyclette per 20-30 minuti al giorno, senza spingere molto
Fate del movimento: nuoto, ginnastica per gestanti e/o passeggiate
Ogni volta che vi è possibile, camminate piuttosto che stare ferme in piedi
Se dovete stirare, cercate di sedervi, e comunque non fatelo per ore. Interrompetevi spesso.
Evitate di indossare gambaletti, giarrettiere, autoreggenti, cinture, indumenti o guaine strette
Usate creme e gel a base di escina o farmaci appositamente consigliati dal medico
Fate massaggi di linfodrenaggio, dall'estremità degli arti verso l'inguine e le ascelle
MAL DI DENTI E SANGUINAMENTO DELLE GENGIVE
Durante la gravidanza la flora batterica del cavo orale si modifica, con un incremento dei batteri patogeni, per cui possono comparire o accentuarsi le malattie delle gengive (parodontopatie) e la carie dentaria. Inoltre, possono manifestarsi piccole escrescenze (epulidi) che sono del tutto normali e scompaiono dopo il parto.
Possibili rimedi:
Attuate un'appropriata igiene orale, lavando i denti in modo corretto la mattina, la sera e dopo tutti i pasti, con dentifrici a base di bicarbonato di sodio e fluoro. Quest'ultimo rafforza lo smalto e previene l'insorgenza della carie, mentre il bicarbonato di sodio neutralizza l'azione degli acidi generati dalla placca
Usate colluttori gengivali a base di clorexidina. ATTENZIONE: questa può causare una colorazione giallo-scura dei denti
Fate un controllo dal dentista all'inizio della gravidanza o quando si verificano problemi
Usate preparati a base di fluoro e di calcio, nei casi a maggior rischio
Fate tutte le cure odontoiatriche necessarie senza alcun timore; si possono effettuare anche radiografie dopo il 3º mese e usare anestetici locali che non contengano adrenalina
In caso di necessità, anche nel primo trimestre di gravidanza potete usare analgesici a base di paracetamolo e alcuni antibiotici (penicilline e derivati - cefalosporine)
Seguite una dieta ben bilanciata ricca di molta frutta e verdura
Fonte: lmiobaby.com
MAL DI PANCIA (CONTRAZIONE UTERINE)
È molto frequente che in gravidanza ci siano delle sensazioni dolorose all'addome, dovute a contrazioni uterine o al gonfiore causato dalla stitichezza. Le contrazioni di solito vengono avvertite come dolori simili a quelli mestruali e, quando l'utero è abbastanza grosso, si sente la pancia diventare dura.
Inoltre, molto spesso si sentono delle fitte, anche di una certa intensità, che colpiscono un lato dell'addome e si estendono alla vulva. Sono causate da stiramenti del legamento rotondo, partono dal fondo dell'utero e raggiungono l'inguine. Non hanno conseguenze e vengono accentuati da particolari movimenti o dalla vescica piena.
Possibili rimedi:
Sdraiatevi e riposatevi: spesso il dolore passa da solo. Pertanto, se avvertite dolori come quelli descritti, non è il caso di precipitarvi dal medico o al pronto soccorso
Se i dolori sono più frequenti e con le caratteristiche dell’inizio del travaglio (periodo prodromico), in attesa di consultare il vostro medico, potete assumere un comune antispastico in compresse o supposte
Se i dolori non diminuiscono e non riuscite a comunicare col medico curante, è consigliabile recarsi in ospedale
MAL DI SCHIENA
Durante la gravidanza il peso dell'addome causa un aumento della lordosi, cioè della curvatura in avanti della colonna lombare. Questo fenomeno, insieme al carico causato dall'aumento di peso, può determinare una compressione dei dischi intervertebrali, cioè dei cuscinetti elastici che separano una vertebra dall'altra, e dei nervi che, partendo dal midollo spinale, escono dalla colonna vertebrale. Sono, quindi, all'ordine del giorno dolore alla parte bassa della schiena (i reni non c'entrano niente!), dolori ai glutei e, soprattutto, alla parte posteriore delle gambe per la compressione del nervo sciatico.
Possibili rimedi:
Limitate l'aumento di peso
Indossate l'apposita guaina elastica per la gravidanza
Evitate di stare troppo a lungo sedute o ferme in piedi
Consultate uno specialista fisiatra, che vi consiglierà una ginnastica specifica
Cercate una posizione di riposo che eviti la pressione del bambino sulla colonna vertebrale. Mettetevi carponi quanto più spesso potete (scoprirete che pulire il pavimento della cucina può sorprendentemente dare un grande sollievo al vostro mal di schiena)
Evitate di prendere freddo
Usate un cuscino anatomico quando guidate o state sedute a lungo
La terapia medica è riservata solo ai casi nei quali i rimedi precedenti non sortissero l'effetto desiderato
MAL DI TESTA
In gravidanza non esiste una maggiore probabilità di soffrire di mal di testa; anzi, alcune donne che soffrono spesso di mal di testa nella vita quotidiana, hanno osservato una riduzione del disturbo durante la gravidanza ed alcune anche dopo.
Se nell’ultimo mese di gravidanza doveste accusare un mal di testa di tipo lancinante con ripercussioni sulla vista, segnalatelo subito al medico perché potrebbe essere un segnale di pre-eclampsia o gestosi
VULVO VAGINITE MICOTICA IN GRAVIDANZA
L’aumento della congestione dei tessuti e delle secrezioni vaginali sono fattori che, associati alla maggiore difficoltà a mantenere un’igiene perfetta, favoriscono un aumento delle infezioni a carico di vulva e vagina (vulvo-vaginiti) durante la gravidanza. I disturbi causati da queste infezioni sono simili a quelli che si manifestano al di fuori della gravidanza. Quando, però, le infezioni non vengono diagnosticate e opportunamente curate i germi possono propagarsi attraverso il collo dell’utero e risalire fino al liquido amniotico e al bambino; aumenta così il rischio di rottura delle membrane e di parto prematuro. I microrganismi più frequentemente interessati sono batteri (streptococco, enterococco, Escherichia coli e Gardnerella), alcuni virus (herpes e papilloma), il Trichomonas e la Candida.
Le infezioni vulvovaginali da Candida rappresentano attualmente una delle infezioni più frequenti che affliggono la donna durante il periodo fertile, con un maggior rischio di incidenza durante la gravidanza. La Candida può essere isolata dall’apparato genitale del 20% circa delle donne sane e asintomatiche in età fertile. La maggior parte dei ricercatori ritiene che la sua frequenza sia in netto aumento e la spiegazione più verosimile risiede nell’impiego diffuso e “sconsiderato” di agenti antimicrobici vaginali, locali e sistemici. Molti sono comunque i fattori o le situazioni che possono aumentare il rischio di candidosi.
Fattori di rischio di candidosi vulvovaginale Gravidanza Uso di contraccettivi orali a elevato contenuto di estrogeni Diabete mellito non controllato Antibioticoterapia Terapia con cortisonici Intolleranze alimentari Deficit delle difese immunitarie Mestruazioni Stress prolungato Impiego di abiti stretti, scarsamente aerati Uso di biancheria intima sintetica e di collant (aumentano la temperatura locale e l’umidità perineale) Utilizzo di carta igienica profumata e di spray per l’igiene intima Abitudine a frequentare piscine clorurate Lavaggi troppo frequenti
Se fino agli anni settanta il principale agente eziologico delle infezioni vulvovaginali da funghi era rappresentato dalla Candida albicans, a partire dagli anni ottanta si è assistito a un progressivo aumento di infezioni da specie non albicans (C. tropicalis, C. glabrata). La Candida albicans è comunque responsabile dell'85-90% delle infezioni vaginali micotiche. Questo dato è molto importante poiché le infezioni da Candida non albicans tendono a essere più resistenti alla classica terapia antimicotica a base di farmaci imidazolici
Possibili rimedi:
Uso di candelette vaginali
Se l’infezione è ricorrente dovete intervenire sulla dieta eliminando zucchero e farina bianca e consumando di più cereali integrali, frutta e verdura
Potete provare con pennellature di violetto di genziana, ma attenzione che macchiano molto, quindi usate un assorbente per evitare di macchiare gli indumenti intimi durante il trattamento
Fonte: ilmiobaby.com
MINZIONE FREQUENTE (POLLACCHIURIA)
È sicuramente uno dei disturbi più frequenti del secondo e terzo mese di gravidanza, quando l'utero comincia a premere sulla vescica, che si trova proprio lì davanti. Successivamente, con l'innalzamento dell'utero dallo scavo pelvico, questo disturbo scompare per ripresentarsi nelle ultime settimane di gravidanza, quando la parte presentata del feto comincia a spingere nuovamente sulla vescica.
Quando la minzione frequente si accompagna ad altri sintomi, come dolore e/o bruciore durante la minzione, può configurarsi il quadro di cistite (infiammazione della vescica). Questa va studiata con l'esame completo delle urine e l'urinocoltura; il trattamento si basa sul risultato dell'antibiogramma.
Possibili rimedi:
Trattandosi di un evento fisiologico, non necessita di alcun trattamento
In caso di cistite bevete molti liquidi
Evitate gli indumenti che stringono all’inguine
Cercate di svuotare il più possibile la vescica
NAUSEA, VOMITO E IPERSALIVAZIONE
Tra i più frequenti disturbi della gravidanza, nausea, vomito e ipersalivazione sono probabilmente causati da un ormone secreto dalla placenta, la gonadotropina corionica (HCG), cioè l'ormone che si dosa nei test di gravidanza. Essi, quindi, sono tanto più probabili quanto più alti sono i livelli di HCG e, perciò, più intensi nei primi tre mesi di gravidanza (con un picco al secondo mese) e nelle gravidanze gemellari. Fortunatamente, molte donne non hanno nausea o hanno solo sintomi minimi; fattori psicologici negativi tendono ad accentuarli. Ad ogni modo, in concomitanza con la diminuzione dei livelli di HCG, la nausea e il vomito si attenuano fino a scomparire dopo il III mese. Di solito questi disturbi, preceduti da un senso di vuoto allo stomaco, sono più accentuati al mattino e possono essere scatenati dalla vista o dall'odore di particolari cibi o sostanze. Spesso si associano a cambiamento del gusto e ad un apparente aumento della salivazione, in quanto la donna non riesce a deglutire la saliva normalmente prodotta dalle ghiandole salivari. Paradossalmente vengono chiamati disturbi simpatici, dal nome del sistema nervoso autonomo (o sistema simpatico) che li regola
Possibili rimedi:
Evitate i liquidi, soprattutto a colazione e a stomaco vuoto
Ingerite cibi secchi, come biscotti, fette biscottate e crackers
Non mangiate cibi non graditi, anche se fanno bene. È facile ad esempio che si sviluppi un'avversione per la carne
Cercate di fare pasti piccoli e frequenti
Quando le nausea è particolarmente intensa e la presenza di vomito ostacola l'alimentazione, il ginecologo può decidere di prescrivere farmaci antinausea. Questi non vanno presi senza il controllo del medico, anche se la letteratura più recente indica che alcuni di questi farmaci possono essere assunti anche nel periodo embrionale
Cambiate ambiente! Spesso, infatti, le persone vicine con le loro attenzioni e premure finiscono per peggiorare questi sintomi
Se avete avuto nausea e vomito accentuati durante la prima gravidanza non disperatevi, perché non è detto che si ripresentino anche in quella attuale!
PERDITE BIANCHE (LEUCORREA)
Un aumento della secrezione vaginale, che si manifesta con piccole perdite bianche) è normale in gravidanza ed è legata al maggior afflusso di sangue all'apparato genitale. Essa può essere anche molto abbondante (idrorrea gravidica) e, a volte, può essere confusa con la rottura delle membrane. Se, invece, sono presenti prurito, bruciore e fastidio alla zona vulvo-vaginale è più probabile che si tratti di una vera infiammazione
Possibili rimedi:
Trattandosi di un evento fisiologico, non necessita di alcun trattamento
Potete usare lavande vaginali, in caso di fastidio
Quando sono presenti i segni dell'infiammazione, il vostro medico vi consiglierà una terapia con lavande, creme o ovuli vaginali
Per la diagnosi differenziale con la rottura delle membrane, si effettua un test con un tampone o una cartina al tornasole (amniotest), che consente di differenziare l'idrorrea fisiologica (reazione acida - il test non cambia colore) dalla perdita di liquido amniotico (reazione basica - il test diventa di colore verde scuro)
PERDITE EMATICHE LIEVI
All'inizio della gravidanza, circa la metà delle donne può presentare piccole perdite ematiche scure o colore rosso-vivo. Il fenomeno, più frequente al passaggio del mese e cioè in coincidenza con la data delle mestruazioni, è fisiologico ed è dovuto a piccoli sfaldamenti della decidua (questo è il nome che prende la mucosa che riveste l'ovulo e la parete dell'utero in gravidanza). In genere queste perdite scompaiono dopo il quarto mese, quando la parete dell'utero aderisce alle membrane.
Possibili rimedi:
Trattandosi di un evento fisiologico, non necessita di alcun trattamento
Se diventano più abbondanti e, soprattutto, se si accompagnano a contrazioni dolorose dell'utero, consultate immediatamente il vostro medico
Eseguite quanto prima un'ecografia
Evitate qualsiasi sforzo
Fonte: lmiobaby.com
PIGMENTAZIONE DELLA PELLE
Sulla faccia di alcune donne durante la gravidanza compaiono sgradevoli macchie scure (pigmentazione). Il termine scientifico è “cloasma” o “maschera gravidica” ed è provocato dall’alto tasso di ormoni in circolo. Il fenomeno peggiora con l’esposizione ai raggi del sole. In genere scompaiono dopo il parto. Le macchie possono essere efficacemente coperte con una crema cosmetica utilizzata in genere come copriocchiaie.
PRURITO
È un fastidioso disturbo molto frequente durante la gravidanza ed è legato ad una ritenzione di sali biliari nei tessuti, causato da una modesta insufficienza epatica, tipica dell'ultimo trimestre di gravidanza, e dalla difficoltà di svuotamento della cistifellea. Quando compare precocemente è più probabile che si tratti di un fenomeno allergico. È più accentuato, inoltre, nelle zone di maggiore tensione dei tessuti, dove si creano le smagliature
Possibili rimedi:
Evitate di sovraccaricare lo stomaco con pasti troppo abbondanti
Evitate i cibi difficili da digerire come fritti, intingoli, salse, cibi ricchi di spezie o molto salati
Cospargete le parti interessate da prurito con talco al mentolo, creme o paste antistaminiche
Se il fenomeno è generalizzato, il vostro medico potrà prescrivervi farmaci che aiutano la secrezione dei succhi biliari o antistaminici per via generale
Utilizzate capi di abbigliamento in fibre naturali e non troppo aderenti
SENSIBILITA' AL SENO
Per alcune donne, soprattutto durante i primi mesi di gravidanza, il seno può diventare sensibilissimo anche al minimo sfioramento.
Possibili rimedi:
Indossate sin dall’inizio della gravidanza un buon reggiseno, che offra un ottimo sostegno
SMAGLIATURE
Sono causate dalla rottura del tessuto elastico della cute, che viene sottoposto ad eccessivo stiramento. Si manifestano, durante la gravidanza, come striature rosse che diventano progressivamente più chiare, fino ad assumere una tinta perlacea dopo il parto. Sono, purtroppo, indelebili e compaiono sulle zone del corpo che maggiormente si ingrossano, come l'addome, la radice delle cosce e il seno. La loro comparsa dipende dall'aumento di peso corporeo, dall'età della gestante, essendo molto più frequenti nelle donne più giovani, e dalla qualità della pelle; vi è, infatti, una sorta di predisposizione individuale.
Possibili rimedi:
Evitate un eccessivo aumento di peso
Massaggiate la pelle nelle zone predisposte, usando olio di mandorle o di germe di grano
Usate fin dall'inizio della gravidanza creme emollienti, elasticizzanti e protettrici, specificamente studiate
Utilizzate una guaina elastica, idonea a prevenire la tensione della cute
STANCHEZZA, MALORI E SVENIMENTI
L'astenia, quel senso di debolezza che tipicamente si accentua durante la gravidanza, è legata al fatto che il lavoro del cuore aumenta di circa tre volte, la pressione del sangue si abbassa e la glicemia (cioè la quantità di zucchero nel sangue), soprattutto a digiuno, si riduce. Inoltre, spesso vi è un'accentuazione dell'anemia fisiologica. Per tutti questi fattori, è molto frequente che si verifichino disturbi come capogiri, sudorazione, tachicardia (aumento della frequenza dei battiti cardiaci), svenimento; quest'ultimo, persino nei film, viene utilizzato per far intuire allo spettatore che la donna è incinta! È importante escludere che essi siano dovuti a cause patologiche, come anemia o disturbi cardiaci.
Possibili rimedi:
Riposate a letto almeno per due ore al pomeriggio, soprattutto negli ultimi mesi
Evitate i luoghi caldi e affollati, soprattutto se dovete stare in piedi (mezzi pubblici, uffici postali, grandi magazzini nelle ore di punta)
Evitate i digiuni prolungati: portate sempre nella borsetta alcune caramelle o zollette di zucchero
Al sopraggiungere dei disturbi, sdraiatevi sul fianco sinistro, o alla peggio sedetevi, togliete gli indumenti più pesanti e respirate profondamente
Assumete sali minerali a base di potassio e magnesio
Assumete preparati a base di ferro e vitamine del gruppo B, quando dagli esami risulta una vera anemia
STITICHEZZA
È un problema piuttosto frequente che, di solito, inizia già nelle prime fasi della gravidanza e tende ad accentuarsi nelle persone predisposte. Probabilmente è causato dagli alti livelli circolanti di progesterone, ormone che riduce la motilità gastrointestinale, e dalla compressione esercitata dall'utero sull’intestino retto.
Possibili rimedi:
Aumentate il consumo di frutta e verdura, crude o cotte. Ad esempio, cercate di mangiare un minestrone tutti i giorni
Assumete farinacei (pane, pasta etc) integrali, al posto di quelli raffinati
Aumentate il consumo di liquidi
Aggiungete alla vostra dieta crusca o altre fibre, che aumentano il volume delle feci
Fate più moto: camminate almeno mezz'ora tutti i giorni
Se questi rimedi non sono sufficienti chiedete al vostro medico o al vostro ginecologo di consigliarvi un lassativo adatto alla vostra situazione. In genere sono da preferire quelli che agiscono aumentando il volume della feci, come zuccheri non assorbibili e mucillagini, e non quelli che agiscono con un effetto stimolante la mucosa intestinale.
Fonte: ilmiobaby.com
|